Quattro leve per un nuovo sviluppo dell’agricoltura del basso Lazio
La missione di due giorni a Bruxelles di Copagri Frosinone-Latina, Gal Terre di Argil, Università di Cassino, Consorzio Grid, Network Re.La.Te e Camera di Commercio Lt-Fr, per un nuovo sviluppo dell’agricoltura e delle aree interne del Basso Lazio, ha raccolto i consensi dei rappresentanti del Parlamento Europeo a cui sono stati forniti progetti e punti di vista su cui lavorare per garantire in primis la sopravvivenza di un comparto agricolo in grande affanno e, di conseguenza, il rilancio e un nuovo sviluppo che guardi non solo alla tecnologia ma anche alla socialità.
Una due giorni intensa, nel corso della quale, la delegazione ha incontrato i funzionari italiani delle commissioni Agricoltura e Ricerca e Mercati Internazionali, alcuni europarlamentare italiani e il mondo della cooperazione. Al centro dei confronti le problematiche del mondo rurale.
Durante uno degli appuntamenti, è stato presentato il secondo volume del progetto di divulgazione e informazione “Ruralidea”, elaborato dal Consorzio Grid all’interno della misura 1.2.1 del Gal Terre di Argil all’interno del quale è racchiuso quello che potrebbe essere un progetto di vera svolta per il settore agricolo, basato su sistema a quattro leve: ricerca, attraverso il coinvolgimento del mondo universitario; impresa; pubblica amministrazione e comunità civile.
Con queste quattro leve avremmo un’agricoltura che non guarda solo alla produttività ma che si caratterizza anche come elemento di socialità e di interconnessione, in grado di creare un nuovo capitale umano, ridare vita al mondo rurale, garantire un nuovo sviluppo delle aree rurali, andando a scongiurarne lo spopolamento e l’abbandono dei territori.
“Sono contento dei risultati raggiunti in questi due giorni a Bruxelles – ha sottolineato il presidente di Copagri Fr-Lt Fabrizio Neglia – perché finalmente, l’idea che la nostra organizzazione ha sempre portato aventi, è stata condivisa e approvata anche dagli europarlamentari e gli altri soggetti che abbiamo incontrato. Crediamo da sempre che l’agricoltura vada messa in connessione con la cultura e le tradizioni dei territori, che non debba essere vista come solo un fattore economico e reddituale delle comunità locali, ma che sia da traino per la formazione di filiere che abbiano al loro interno anche altri settori come artigianato, turismo, cultura e ricerca.
Questa visione sistemica dell’agricoltura, che come organizzazione sindacale portiamo avanti dal 2016, è stata messa al centro della strategia 2040 dell’UE, perché il settore agricolo non sia solo produzione di alimenti ma un vero e proprio volano per lo sviluppo del mondo rurale.
Siamo altresì felici di poter contare, oggi, anche sulla collaborazione dell’Università di Cassino, del mondo della ricerca e quella delle istituzioni che condividono con noi i progetti. A tal proposito è stata significativa la presenza del Magnifico Rettore Unicas Prof. Dell’Isola e al Prof. Carlo Russo che ringrazio, assieme al presidente Gal Terre di Argil Adriano Roma e agli eurodeputati Salvatore De Meo, Antonella Sberna e Camilla Laureti e al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Antonello Aurigemma, che hanno sposato la nostra visione di rilancio del comparto agricolo.
Un sentito ringraziamento va al presidente Gal Roma e al direttore Salvadori per la perfetta organizzazione di questi due giorni ricchi di impegni, incontri, suggestioni, progetti, proposte”.